C’era una mia vicina, una donna sulla cinquantina. Era tornata da un viaggio dopo quasi tre mesi e aveva portato con sé un pane a fette molto grande.
Rientrata in casa, posai il pane sul tavolo da pranzo. Il nastro dorato brillava sotto la luce fioca. «Possiamo mangiarlo, mamma?» chiese Kene. «No», risposi bruscamente. Troppo bruscamente. Lui si bloccò; il sorriso gli svanì dal viso. «Perché?» Mi sforzai di addolcire il tono. «Non ora. Abbiamo appena pranzato. Magari più tardi.» Ma nel profondo … Read more